Ancora una volta nel territorio
del Parco Adda Sud (Parco della Regione Lombardia) emergono
atteggiamenti superficiali e
d'incuria ambientale questa volta però il reato è molto grave perché coinvolge direttamente chi
dovrebbe lavorare per
tutelare il patrimonio ambientale, un bene sociale che gli è stato affidato con
incarichi di responsabilità per l'appalto e buon funzionamento degli
impianti di depurazione utili anche per tutelare la salute dei cittadini. Infatti
a cosa serve un impianto di depurazione delle acque se non a mantenere l'ambiente più sano e vivibile ? Purtroppo questo senso di
responsabilità e civiltà pare sia recentemente mancato o manchi da tempo nell'ambito gestionale dell'Impianto
di depurazione delle acque di Lodi, impianto che in questi giorni è stato sequestrato, dalle Guardie del Corpo Forestale dello Stato. Purtroppo i fatti che emergono - parlano chiaro - denunciano le responsabilità (da accertare in dettaglio) riconducibili alla disattenta gestione
dell'impianto che ha illegalmente riversato nelle acque della Roggia Molina
rifiuti speciali non autorizzati ed inquinanti.
Dai sopraluoghi dell'ARPA il responsabile di Lodi dr. Di Rocco non ha mai rilevato particolari anomalie anche in riferimento all'ex Ufficio d'ambito che ha sempre fornito analisi derivanti dalla società Sal come in regola. Allora perchè materiale di scarico è stato invece rilevato in misura forte, anche da parte di alcuni agricoltori nei pressi della Roggia Molina? Molti di loro avevano fornito dati e prove sull'inquinamento agli enti territoriali di competenza già a partire dall'anno 2009! A fine mese di gennaio 2012 è partito il sequestro effettuato dal Corpo delle Guardie Forestali dello Stato, per ordine della Procura di Lodi, l'impianto di depurazione delle acque di Lodi è ora soggetto ad una stretta indagine per chiarire i fatti e denunciare i responsabili della cattiva gestione dell'impianto appaltato alla ditta SaL: il Direttore Carlo Locatelli dovrà rilasciare qualche dichiarazione in più, in merito a questo fatto che grava sul parco e sui cittadini che hanno usufruito delle acque della roggia magari per irrigare i loro campi (come nel caso delle denuncie dell'agricoltore Pietro Zanaboni che da anni si lamenta dei depositi inquinanti che si riversano, sui terreni di proprietà, attigui la roggia). A farne le spese ovviamente è anche il fiume Adda che accoglie la Roggia Molina e tutti gli altri canali caratteristici dell'intero patrimonio ambientale acquifero e paesaggistico del lodigiano. Miriam B,
Dai sopraluoghi dell'ARPA il responsabile di Lodi dr. Di Rocco non ha mai rilevato particolari anomalie anche in riferimento all'ex Ufficio d'ambito che ha sempre fornito analisi derivanti dalla società Sal come in regola. Allora perchè materiale di scarico è stato invece rilevato in misura forte, anche da parte di alcuni agricoltori nei pressi della Roggia Molina? Molti di loro avevano fornito dati e prove sull'inquinamento agli enti territoriali di competenza già a partire dall'anno 2009! A fine mese di gennaio 2012 è partito il sequestro effettuato dal Corpo delle Guardie Forestali dello Stato, per ordine della Procura di Lodi, l'impianto di depurazione delle acque di Lodi è ora soggetto ad una stretta indagine per chiarire i fatti e denunciare i responsabili della cattiva gestione dell'impianto appaltato alla ditta SaL: il Direttore Carlo Locatelli dovrà rilasciare qualche dichiarazione in più, in merito a questo fatto che grava sul parco e sui cittadini che hanno usufruito delle acque della roggia magari per irrigare i loro campi (come nel caso delle denuncie dell'agricoltore Pietro Zanaboni che da anni si lamenta dei depositi inquinanti che si riversano, sui terreni di proprietà, attigui la roggia). A farne le spese ovviamente è anche il fiume Adda che accoglie la Roggia Molina e tutti gli altri canali caratteristici dell'intero patrimonio ambientale acquifero e paesaggistico del lodigiano. Miriam B,
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